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Via delle Canovine: Uniacque e ATB inaugurano una nuova stazione La BiGi

Attiva da oggi, la nuova stazione di bike sharing nata dalla collaborazione tra Uniacque e ATB è a sostegno della mobilità aziendale e al servizio di tutta la città.

DATA

19 giu 2025


Comunicato Stampa

Bergamo, 19 giugno 2025 – È stata inaugurata oggi alle ore 14.00 una nuova stazione La BiGi, il servizio di bike sharing cittadino implementato da ATB - Azienda Trasporti Bergamo S.p.A su incarico del Comune di Bergamo e gestito in collaborazione con nextbike GmbH, collocata strategicamente nei pressi della sede di Uniacque, in via delle Canovine 23.

La nuova stazione si inserisce all’interno del circuito La BiGi che ad oggi conta in totale 73 stazioni di cui 37 stazioni fisiche e 36 stazioni virtuali, andando a migliorare e ampliare il servizio. Lo stallo avrà la possibilità di ospitare fino a 6 biciclette che vanno ad aggiungersi alle esistenti arrivando così a un totale di 444 biciclette, tutte dotate di cambio, tecnologia GPS e sistemi di bloccaggio per la sosta o la riconsegna.

Presenti all’inaugurazione Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato di Uniacque, il Presidente di ATB Enrico Felli e l’Assessore alle Politiche della mobilità, sviluppo della rete di trasporto pubblico locale del Comune di Bergamo Marco Berlanda. “L’attivazione di questa nuova stazione di bike sharing – sottolinea l’Assessore - rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso che l’Amministrazione ha intrapreso per promuovere una mobilità sempre più sostenibile, inclusiva e attenta alle esigenze dei cittadini e delle imprese del territorio. La collaborazione con Uniacque dimostra quanto sia strategico il coinvolgimento delle realtà produttive nel disegno di una città più vivibile. Investire nella mobilità dolce significa investire nella salute, nell’ambiente e nel futuro. Iniziative come questa ci aiutano anche a promuovere un cambiamento culturale, spingendo chi può a ripensare le proprie abitudini negli spostamenti casa-lavoro e a scegliere, quando possibile, la bicicletta come mezzo quotidiano: una scelta pratica, sostenibile e benefica per tutti”.

Frutto di un’iniziativa promossa da Uniacque e realizzata in collaborazione con ATB, la nuova stazione rappresenta il risultato concreto di un percorso strategico intrapreso dal gestore del servizio idrico integrato della provincia di Bergamo nell’ambito delle proprie politiche di sostenibilità ambientale e benessere organizzativo. “Questo progetto – commenta Luca Serughetti, Presidente di Uniacque – esprime concretamente il senso di responsabilità che sentiamo verso il territorio in cui operiamo. Un impegno che non si limita alla gestione del servizio idrico integrato, ma si estende a iniziative capaci di generare un impatto positivo sulla vita quotidiana delle persone. La mobilità sostenibile è una sfida culturale, oltre che ambientale, e Uniacque intende contribuire attivamente a un modello di città più vivibile e attenta al benessere collettivo.”

Il percorso è stato avviato negli scorsi anni a partire da un’accurata analisi dei bisogni di mobilità del personale aziendale, che aveva evidenziato una richiesta di soluzioni alternative e sostenibili, in particolare per gli spostamenti casa-lavoro. In risposta a questa esigenza, l’attivazione di una stazione di bike sharing era stata identificata come un primo passo da inserire all’interno delle politiche di welfare aziendale, con l’obiettivo di promuovere la mobilità dolce, ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti quotidiani – almeno di chi, vivendo in città, si può spostare in bicicletta e di chi, arrivando alla stazione, può con lo stesso mezzo raggiungere la sede aziendale - e contribuire al benessere complessivo dei dipendenti. A conferma dell’impegno dell’azienda, Uniacque ha previsto un contributo a favore dei collaboratori che decideranno di aderire al servizio in abbonamento.

Dichiarazioni

“La nuova stazione La BiGi rappresenta un tassello significativo del nostro programma di welfare aziendale, ma al tempo stesso un’opportunità concreta per l’intera collettività - aggiunge Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato di Uniacque -. È una soluzione sostenibile ed accessibile, pensata inizialmente per agevolare gli spostamenti quotidiani dei nostri dipendenti, ma aperta e fruibile da tutti i cittadini. Crediamo che il benessere delle persone passi anche attraverso scelte ambientali consapevoli e con questo progetto desideriamo sottolineare il nostro impegno a favore della sostenibilità, della qualità della vita e di un modello di sviluppo che guarda con responsabilità al futuro del territorio.”

“LaBiGi continua a migliorare l’accessibilità e la sostenibilità del trasporto urbano, offrendo ai cittadini – e in questo caso ai dipendenti di Uniacque – un sistema di mobilità ecologica, efficiente e capillare. Non è più solo un servizio di bike sharing, ma un vero strumento per promuovere la sostenibilità, la sicurezza e la qualità della vita in città. I numeri lo dimostrano: nel solo mese di maggio abbiamo registrato 950 nuove iscrizioni e 19.500 utilizzi, con un incremento del 38% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sono dati che confermano quanto il bike sharing sia una risorsa fondamentale per il futuro della mobilità urbana, da sviluppare in un’ottica sempre più integrata e sostenibile”, afferma Enrico Felli, Presidente di ATB Mobilità Spa.

UNIACQUE Spa

UNIACQUE Spa è una società totalmente pubblica costituita il 20 marzo 2006 per la gestione in house del servizio idrico integrato sul territorio della provincia di Bergamo. Il modello di riferimento è quello di una società nella quale l’ente o gli enti pubblici soci esercitino su di essa un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e la stessa società realizzi la parte più importante della propria attività con l’ente/enti che la controllano, nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione. Con 429 dipendenti, 214 comuni serviti dall’acquedotto, 215 comuni serviti dalla depurazione, 213 comuni serviti dalla fognatura, Uniacque raggiunge 1 milione di abitanti. Uniacque ha adottato un modello organizzativo integrato per la qualità, l’ambiente e la sicurezza secondo le norme ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001 e ISO/IEC 17025.

Ultimo aggiornamento: 20/06/2025, 15:54
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